tutorial

Primi passi con la navetta 

Parte 1:

Impariamo il chiacchierino a navetta

Questo tutorial passo a passo è il primo di una serie che si propone di aiutarvi ad imparare la lavorazione del pizzo chiacchierino con la navetta. Il pizzo chiacchierino è effettivamente nato con la navetta, e soltanto in seguito 'tradotto' in lavorazione con l'ago. Personalmente non ho mai utilizzato l'ago, né saprei utilizzarlo, quindi non sono in grado di giudicare il risultato della lavorazione ad ago. Ma osservando alcuni tutorial posso intuire che la rigidita' e la tenuta del pizzo ad ago non equivalgono a quelle del pizzo a navetta: vedrete in seguito che il pizzo chiacchierino consiste in un filo che va a formare nodi attorno ad un altro filo; questi nodi si stringono attorno al filo che io chiamo 'principale' o 'anima', e nello stesso tempo possono scivolare su di esso. Per questo motivo il filo si puo' chiudere formando un anello. Con la lavorazione ad ago, invece, il nodo si stringe attorno ad un ago, che non sara' mai sottile quanto il filo che lo dovra' avvolgere: resta quindi all'interno della serie di nodi uno spazio vuoto, che contribuira' a rendere il lavoro piu' morbido. Inoltre è possibile lavorare con la navetta tutti i tipi di filati, senza dover disporre di un ago abbastanza grosso o sottile che ci permetta di lavorarli. Non posso esprimermi sulle possibilita' tecniche, se non per sentito dire; quindi non ne faro' neppure un cenno.
Comunque, sara' perche' mi è stato insegnato con tanta pazienza da una persona molto cara, o perche' ho sempre lavorato cosi', scoprendo nuove tecniche e infinite possibilita' anche solo con l'aiuto della fantasia, ma la navetta per me è indiscutibilmente unica. Per non parlare delle varianti che ci offre, nella forma, nel materiale e nel colore, per dar soddisfazione anche alla nostra fantasia...
Andiamo dunque ad iniziare con la base del chiacchierino, il nodo semplice, lavorando, naturalmente, con una sola navetta.


Esistono navette di diverse forme, colori e materiali (plastica, legno, metallo) ma fondamentalmente possiamo scegliere fra due tipi: navetta semplice, senza bobina, e navetta con bobina. Le navette semplici si utilizzano avvolgendo semplicemente il filo al loro interno, mentre le navette con bobina vengono vendute spesso con due bobine che si possono rimuovere per 'caricare' il filo quindi inserire una volta cariche.





Per chi si avvicina adesso al chiacchierino a navetta è forse consigliabile utilizzare una navetta semplice, senza bobina, e soprattutto senza uncinetto, ed un filato di cotone numero 12, quindi abbastanza grosso. 

Carichiamo la navetta col filo e via!
Appoggiamo il capo del filo sull'indice della mano sinistra e lo teniamo col pollice. Con la mano destra teniamo la navetta. Facciamo girare il filo dietro le dita della mano sinistra, come in foto











Chiudiamo un anello riportando il filo sull'indice, manteniamo chiuso l'anello per fare il primo nodo.

Questa è la posizione da cui partiamo: nella mano sinistra teniamo l'anello, nella destra la navetta







Il pizzo chiacchierino consiste fondamentalmente in una serie di nodi intervallati da pippiolini decorativi. I nodi si compongono a loro volta di due mezzi nodi: 1 mezzo nodo ROVESCIO e 1 mezzo nodo DIRITTO



MEZZO NODO ROVESCIO: portiamo le dita medio e anulare fuori dall'anello, che invece manteniamo fermo col mignolo, come si vede in foto; e facciamo girare il filo della navetta dietro le due dita che abbiamo portato fuori





Qui vedete il filo della navetta ben teso che passa dietro le dita.
Facciamo passare il filo della navetta dietro il filo dell'anello. In foto vedete la navetta che passa dietro al filo













Passata la navetta andiamo a formare il mezzo nodo lasciando morbido il filo dell'anello che abbiamo sulla mano sinistra, e mantenendo ben teso il filo della navetta. Il filo teso è il segreto per imparare il chiacchierino: è fondamentale mantenere questo filo, che io chiamo 'filo secondario' o 'anima' sempre ben teso mentre eseguiamo il mezzo nodo: sara' l'altro filo, quello dell'anello, che io chiamo 'filo principale' a formare il nodo. Usando le dita medio e anulare e con molta calma dobbiamo far scorrere questo anellino che si è formato sul filo secondario verso la base dell'anello, cioe' proprio accostato all'unghia del mio dito pollice, quello che stringe l'anello: là inizierà il nostro anello.
Inizialmente far scorrere questo anello sembrera' un'impresa: ci vogliono concentrazione e anche una certa manualita', perche' tutte le vostre dita dovranno muoversi in modo preciso; ma vi assicuro che gia' dopo qualche nodo i movimenti inizieranno a diventare quasi 'automatici'....(...la memoria del corpo...)...
Ribadisco l'importanza di mantenere ben teso il filo della navetta: in qualsiasi modo voiriusciate a stringere il mezzo nodo fino alla base, e in qualsiasi modo voi muoviate le dita non lasciate mai che il filo secondario si allenti. Se il filo secondario si allenta il nodo si formera' coi due fili, e quindi non scorrera' piu'



Ecco il primo mezzo nodo terminato e ben stretto sull'indice della mano sinistra. 
MEZZO NODO DIRITTO: terminato il primo mezzo nodo rovescio ripartiamo dalla posizione iniziale, col filo dell'anello attorno alle dita: facciamo passare la navetta dietro al filo dell'anello e la riportiamo davanti verso di noi








Passata la navetta manteniamo l'anello col mignolo, e con le dita medio e anulare tiriamo il nodo verso la base, come abbiamo fatto prima







Manteniamo sempre ben teso il filo della navetta, e portiamo l'anello verso la base








Qui si vede come col dito medio faccio scivolare il nodo verso la base. Questo è il 'momento clou': fate attenzione a non stringere il nodo prima che sia arrivato alla base. Se questo succede si puo' rimediare allargandolo di nuovo e ripartendo.





Ecco il primo nodo ben accostato all'inizio dell'anello










Ed ecco come si presenta il nodo visto molto da vicino. Nel disegno indicato dalla freccetta si vede come sono disposti i fili del nodo, somigliano un po' ad un 'pi greco'. ...e questo arricchisce la bellezza di questo pizzo: trovo davvero affascinante il pensiero che il 'pi greco', canone della bellezza in arte e in natura, stia alla base di questo lavoro...







Adesso, imparato il nodo base, possiamo iniziare a fare una serie di nodi sull'anello che poi chiuderemo. Per esercitarvi vi consiglio di fare anelli di 12 nodi quindi chiudere. per chiudere l'anello teniamo i nodi fra pollice e indice, fermi ma non troppo stretti, e tiriamo il filo della navetta. Se avete lavorato correttamente il filo scorrera' permettendo all'anello di chiudersi. Se il filo non scorre avete fatto un nodo col filo sbagliato. Ma non scoraggiatevi: nessuna di noi ha imparato al primo colpo, abbiamo provato e riprovato, tagliato e buttato filo chi qualche volta di piu' chi qualche volta di meno... E vi assicuro che una volta imparato il trucchetto del nodo corretto, quindi imparato a flippare il filo principale, ogni perplessita' sara' chiarita...



Fatto qualche anello possiamo gia' provare a fare il pippiolino: facendo il primo mezzo nodo rovescio evitiamo di accostare il nodo ai nodi precedenti, quindi lo chiudiamo attorno al filo secondario lasciando un po' di spazio. Teniamo il filo con pollice e indice e continuiamo col secondo mezzo nodo diritto.









Stringiamo anche il secondo mezzo nodo, poi facciamo scorrere il nodo intero verso quelli precedenti














Ecco il pippiolino. Questo è un po' grande, normalmente si fanno pippiolini molto piu' piccoli, lasciando uno spazio di circa 4 mm.











Lunghezza media di un pippiolino
















Pippiolino normale















Ecco l'anello terminato. Questo si compone di 4 nodi, 1 pippiolino, 5 nodi, 1 pippiolino, 5 nodi, 1 pippiolino, 4 nodi, tiriamo il filo e chiudiamo










Con questi semplici anelli, lavorando con una sola navetta è gia' possibile realizzare lavori carini, come centri e bordure, anche se le possibilita' sono limitate. La piu' semplice bordura si ottiene con anelli come questi, agganciati attraverso un pippiolino. Con piu' esperienza potremo poi fare anche i fiorellini semplici, bastera' imparare ad agganciare un pippiolino al rovescio, cosa che vedremo prossimamente.

Per ora, dunque, impariamo ad agganciare i pippiolini



Iniziamo il secondo anello lasciando un po' di distanza dal primo. 4mm. dovrebbero essere sufficienti


















Facciamo i primi 4 nodi, e adesso agganciamoci al pippiolino dell'anello precedente. Infiliamo un uncinetto nel pippiolino













Agganciamo il filo dell'anello che appoggia al nostro dito indice e lo facciamo passare attraverso il pippiolino













Formiamo un anello fuori dal pippiolino
















Passiamo con la navetta dentro l'anello 















Teniamo il filo della navetta ben teso, e, come facciamo per i nodi semplici, chiudiamo l'anello tirando con le dita medie e anulare della mano sinistra


Proseguiamo facendo altri 5 nodi, 1 pippiolino, 5 nodi, 1 pippiolino, 4 nodi e chiudiamo l'anello.



Continuiamo con gli aneli fino alla lunghezza desiderata. Questo motivo semplicissimo è gia' sufficiente per una semplice bordura





Potete cucirlo semplicemente, oppure unirlo ad un motivo ad uncinetto (crochet tatting).

Adesso, buon divertimento! Ogni commento è naturalmente benvenuto, non esitate a contattarmi per qualsiasi richiesta o dubbio, saro' lieta di aiutarvi!

A presto la Parte 2, con alcuni piccoli lavori con una sola navetta, per mettere in pratica divertendovi quello che avete imparato. Happy tatting!




Parte 2: 'divertissements' con una navetta


Come promesso, ecco alcuni esempi di cio' che si puo' fare lavorando con una sola navetta. Naturalmente anche in questo caso la vostra fantasia potra' portarvi lontano permettendovi di arricchire le possibilita' che qui sono accennate. Per chi inizia, nel frattempo, questi piccoli lavori saranno gia' un buon esercizio ricco di soddisfazioni.



Ecco qui una prima bordura semplicissima costituita da anelli che non vengono completamente chiusi. Questa finitura potra' essere arricchita da una piccola lavorazione all'uncinetto, oppure applicata cosi' com'è.
Si parte facendo 4 nodi. Lasciamo un po' di filo libero all'inizio, lo utilizzeremo per cucire i primi centimetri di bordura. Facciamo 1 pippiolino, 8 nodi, 1 pippiolino, 4 nodi. Adesso tiriamo il filo della navetta chiudendo l'anello.Tiriamo delicatamente facendo in modo che l'anello resti 'aperto'. 

Naturalmente l'ampiezza della base dell'anello che lasceremo dovra' essere tale da fare in modo che gli anelli una volta uniti non tirino andando a formare un semicerchio. La lunghezza dell'apertura che dobbiamo lasciare è affidata al nostro 'occhio', facile per chi è abituato alla precisione, un po' meno per chi non lo è. Nell'ultimo caso potete semplicemente fare un segno sul vostro dito indice, appoggiando ogni volta la base dell'anello per misurare il filo:



Questo trucchetto è perfetto anche in altre occasioni: per esempio fissare la lunghezza di pippiolini molto grandi, oppure la lunghezza del filo da lasciare fra un anello e l'altro (come nel caso della falsatura,che vedrete in questo articolo)












Questo è un secondo tipo di bordura. Anche qui si tratta di anelli semplici che differiscono soltanto per il numero dei pippiolini decorativi. 
Tipo 1: 4 nodi, 1 pippiolino, 4nodi, 1 pip., 4n, 1p, 4n.- chiudiamo
Tipo 2: 4n,- 1pip.- 3n.- 1p.- 2n.- 1pip.- 2n.- 1p.- 3n.- 1p.- 4n.- chiudiamo l'anello. Gli anelli seguenti rispettano lo stesso schema, ma si agganciano all'anello precedente quindi facciamo 4 n.- agganciamo al pippiolino dell'anello precedente, continuiamo con 3n.-...



Questa è la 'falsatura'. E' molto semplice nell'esecuzione, perche' anche qui si tratta di anelli semplici, ma bisognera' fare attenzione alla lunghezza del filo che si lascia fra un anello e l'altro. Qui impariamo anche a 'rivoltare' il lavoro: nulla di complicato, si tratta solo di capovolgere il lavoro facendo in modo che la parte gia' fatta vada a collocarsi al di sotto. Qui facciamo un anello, rivoltiamo e facciamo il secondo anello, rivoltiamo ancora e facciamo il terzo anello che uniamo al primo attraverso un pippiolino.

Gli anelli seguono lo stesso schema che avevano nella bordura semplice che vi ho mostrato, bisognera' pero' fare attenzione a lasciare fra un anello e l'altro un filo un po' piu' lungo. Naturalmente la lunghezza del filo che lascerete determinera' l'ampiezza della bordura, ho visto bordure di questo tipo davvero molto larghe, a voi scegliere...

Vorrei ribadire l'importanza del 'lavoro rivoltato': capirete in seguito, approfondendo la tecnica del chiacchierino, che saper rivoltare il lavoro puo' essere in certi casi fondamentale, perche' cosi' se ne determina la direzione.

Nella prossima parte vi mostrero' un piccolo motivo rotondo e una bella sorpresa, per ottenere un lavoro bellissimo, seppure con l'impiego di una sola navetta. A presto! Non esitate a chiedere se avete bisogno di chiarimenti! Ogni commento è benvenuto e...registratevi al mio blog per non perdervi nemmeno un'idea!




Parte 3: magie con una navetta


Eccomi, come promesso, con un bellissimo lavoro eseguito con una sola navetta e con l'impiego della tecnica di base.
Quello che vedete è un lavoro preziosissimo che mi è stato regalato dalla mia maestra di chiacchierino. Rina, cosi' si chiamava, era una signora meravigliosa, una splendida nonna che ha continuato a lavorare all'uncinetto fino ai suoi 99 anni con tanta passione ed entusiasmo. 
L'uncinetto era la sua tecnica preferita, ma conosceva anche il chiacchierino ed il filet a modano. E cosi' io le ho chiesto di insegnarmi e lei, gentilissima e paziente mi ha insegnato quello che sapeva: del chiacchierino conosceva soltanto la lavorazione base, con una sola navetta; lavorava con una navetta di cartone che aveva fatto lei stessa, le altre due navette di plastica che aveva le ha regalate a me, perche' non le piacevano e non le 'sentiva'...
Nonostante la sua tecnica fosse limitata ha saputo creare cose bellissime, comunque, e sempre senza seguire schemi o 'pattern' che, ricordo, vent'anni fa erano quasi introvabili. 
Lavorare con pochi mezzi e con la fantasia è sempre un ottimo esercizio: talvolta cominciare cosi' da nulla, con solo una vaga idea puo' condurre molto lontano, alla creazione di disegni bellissimi e nostri...
Questo che vedete è solo una di quelle tante cose. Ve lo propongo sperando che invogli anche le principianti a continuare e coltivare questa passione, che non finisce mai di meravigliarci


Un bellissimo colletto, eseguito con cotone n. 12, rifinito ad uncinetto nel girocollo.














Come vedete il colletto è costituito da una falsatura semplice a cui si agganciano i rosoni. 
In questa parte del tutorial faremo insieme il rosone, nella prossima ci occuperemo della falsatura e dell'attaccatura dei rosoni, quindi della finitura del colletto








Per iniziare facciamo un anello con 12 pippiolini intervallati da 1 nodo, chiudiamo, tagliamo il filo e lo nascondiamo cucendolo sull'anello. (su come nascondere il filo seguira' un tutorial )









Iniziamo quindi il lavoro intorno all'anello centrale. Facciamo 6 nodi, agganciamo l'anello a uno dei pippiolini dell'anellino appena terminato, ancora 6nodi e chiudiamo.










Rivoltiamo il lavoro, lasciamo un po' di spazio e iniziamo a lavorare il secondo anello, che non si trova a fianco del primo, ma opposto (falsatura), come vedete in foto.
5nodi, 1 pip.- 4n.- 1p.- 1n.- 1p.- 1n.- 1p.- 4n.- 1p.- 5n.- chiudiamo
Rivoltiamo ancora e facciamo il secondo anello sull'anello centrale, uguale al primo

In questo modo avremo tutti gli anelli dispari agganciati all'anello centrale, e tutti gli anelli pari nella parte piu' esterna.

Notate che gli anelli agganciati all'anello centrale non sono uniti fra loro, mentre lo sono gli anelli esterni, che si agganciano al primo e terzo pippiolino, come vedete in foto


Ecco il rosone terminato. Non è perfetto, ma prima di correggerlo preferisco vedere cosa succede quando lo lavero' perchè, trattandosi di cotone è quasi garantito un po' di restringimento, e con un po' di apprettatura sicuramente sara' perfetto.

Possiamo adesso continuare coi rosoni:
consideriamo che ogni rosone è unito al rosone successivo su due anelli, quindi uniamo gia' i rosoni tra loro, di modo che una volta raggiunto il numerodei rosoni voluto, dobbiamo fare la falsatura che attaccheremo ai rosoni lavorando.



Ecco come si attaccano i rosoni tra loro e alla falsatura.
Per il colletto servono 11 rosoni. Per chi volesse realizzarlo la misura è giusta per un colletto per bambina, da indossare su un grembiulino (scuola) o un altro indumento.









Per adesso vi lascio al vostro lavoro! A presto con la conclusione del colletto, e col tutorial su come nascondere il filo..Non dimenticate di iscrivervi al mio blog!... Happy tatting! Valeria





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